Bari, parla Magalini: “Il mio motto? Crederci sempre.” Così inizia l’intervista odierna del DS Magalini sulle pagine del Corriere dello Sport. Rispondendo a domande sulle trattative più complesse, il dirigente ha dichiarato: “Abbiamo lavorato su situazioni intricate, legate all’uscita di Ricci e Morachioli per arrivare a Favilli. Si trattava di un gioco di incastri con altri club che coinvolgeva sei giocatori. Alla fine, è andata bene.”
Riguardo al campionato, Magalini ha espresso: “Siamo tutti delusi per i punti persi, ma dobbiamo essere più bravi a conquistarli. Non possiamo nasconderci dietro gli errori altrui, anche se ci sono. Abbiamo delle responsabilità.”
Sulle ambizioni del Bari, ha aggiunto: “All’inizio della stagione, c’erano sicuramente sei o sette squadre più forti di noi. A gennaio, alcuni club potrebbero rinforzare il proprio organico. Tuttavia, siamo convinti di avere la squadra per competere a un livello elevato. Dove possiamo arrivare? Lo scopriremo. Ciò che ci gratifica di più è che, per usare le parole di Mourinho, cominciamo a percepire ‘il rumore dei nemici’, e questo ci motiva.”